Adottato al 79° Congresso Mondiale a Reykjavik,
settembre 2013
Il PEN International è una organizzazione mondiale
di scrittori che promuove una cultura di pace basata sulla libertà di
espressione, sul dialogo e sullo scambio. Ha tra i compiti principali quello di
vegliare sulla diversità linguistica e culturale e sulla vitalità delle culture
e delle lingue, che siano parlate da molte o da poche persone. Noi ci
consideriamo una parte integrante del luogo in cui viviamo, che si parli di
comunità o di ambiente, locale o globale. L’ambiente non ci serve solo per
sopravvivere, ma anche per esplicare al suo interno la nostra creatività. Con
questo spirito, e tramite il suo Comitato degli Scrittori per la Pace, il PEN
affronta situazioni che possono portare al conflitto oppure a nuove modalità di
convivenza tra persone e popoli. Il Comitato degli Scrittori per la Pace del
PEN International ha approvato a tale fine un Manifesto che afferma
l’universalità del diritto alla pace, basato sulla Dichiarazione di Lugano del
1987 per la Pace e la Libertà, sull’Appello di Linz del 2009 contro il Degrado
dell’Ambiente, e sulla Dichiarazione di Belgrado del 2011 a favore del dialogo
come percorso verso la pace.
- I membri del PEN lavorano allo sviluppo di un’idea di cittadinanza che unisca i popoli del mondo attraverso la letteratura e la discussione tra gli scrittori ed il grande pubblico.
- Una delle missioni principali del PEN è quella di facilitare e promuovere la discussione ed il dialogo tra scrittori di stati in conflitto o in regioni del mondo in cui siano ancora aperte delle ferite e non vi siano la volontà politica di curarle né la capacità di guarirle.
- La libertà di espressione e la creatività in tutte le sue forme è un valore fondamentale, il cui unico limite consiste nel rispetto degli altri. Ciò è in accordo con i diritti umani fondamentali formulati nella Dichiarazione Universale del 1948 e ratificata dalle Nazioni Unite.
- I membri del PEN rispettano l’ambiente in conformità con le Dichiarazioni ONU di Rio del 1992 e del 2012, anche se esse non lo menzionano esplicitamente nei loro lavori. Di conseguenza essi condannano gli eccessi tecnologici e la speculazione finanziaria che contribuiscono all’impoverimento di larga parte della popolazione mondiale.
- I membri del PEN considerano una della maggiori sfide a livello mondiale il passaggio dalla violenza bruta al dibattito, alla discussione ed al dialogo, e vogliono essere parte attiva in questo cambiamento. Se necessario, il PEN ricorrerà al diritto internazionale nelle sedi opportune.
- Essi convengono inoltre che sia di primaria importanza l’ impegnarsi in via permanente nel creare le condizioni che possano portare alla fine dei conflitti di ogni tipo. Non c’è libertà senza pace, e non c’è pace senza libertà e giustizia politica e sociale.
- Il PEN affronterà l’ingiustizia e la violenza ovunque esse si annidino, e ciò comprende l’oppressione, la colonizzazione, l’occupazione illegale ed il terrorismo. Rispetterà e difenderà altresì la dignità di ogni essere umano.
- In applicazione dei principi della libertà d’espressione e della giustizia, singoli individui o gruppi coinvolti in conflitti potranno rivolgere petizioni ed appelli alle Istituzioni internazionali ed alle Autorità di governo.
- Bambini e bambine di ogni parte del mondo hanno il diritto di ricevere un’educazione sui temi della pace all’interno dei programmi scolastici. Il PEN si farà sempre carico di promuovere l’esercizio di questo diritto.
- Il diritto alla pace deve essere riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto umano fondamentale.
(Traduzione in italiano di Antonio Della Rocca
– PEN Trieste)
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