Thursday, 3 December 2009
In Memoriam of Sergio Penco
Sergio Penco died at the beginning of December 2009. He was born in Trieste in 1943. He has been a member of the PEN Club Trieste since the foundation.
After his books of poems “Guadalajara” (Rebellato Editore, 1978); “Ballate dal Mary Celeste” (Istituto Giuliano di Storia C.D., 2002); “Ballate di Cane Nero” (Sciascia Editore, 2002) e “Con una rosa dei venti tra i denti” (Hammerle Editori, 2009), in November 2009 he presented his last book “Poesie Inedite”.
His poems have been translated to English, French and Slovene. He has been active on many magazines, also abroad, and was published in many anthologies.
For his poetry he was awarded many prizes, to mention only the first places we recall “Il Leone di Muggia” (twice), “Etniepoesie”, “Carlo Ulcigrai” e “Ca’ Domnicu”.
We remember him for his love of the see, his bashful nature, his caustic and at the same time profound way of conceiving poetry.
Ciao, Sergio.
Dei triestini
Dei triestini ho l’irridenza e il senso
del provvisorio. Dei triestini
ho quell’istinto predatorio
di levantini e greci, di tedeschi,
e poi di carsolini,
un po’ indeciso, vacillante e cupo,
a mezza strada tra Godot e il lupo.
Dei triestini ho l’ansima, il tormento
e lo spavento delle foibe.
Dei triestini ho la fierezza altera
delle osterie bercianti e della bora,
dei triestini ho la risata
pingue che spazza il tarlo e la malora,
che nasce sola e vive circolare,
quella che sgombra, spacca e sfanfarona
a lungo, e il sangue si fa mare.
Dei triestini ho il pelo sullo stomaco,
le zanne
e il gusto per le donne.
Ma delle volte, quando si contrae
il cuore, e sbianca, e si raggrinza,
freddo da non avere battiti,
e l’occhio destro si improvvisa acuto,
io vedo in là negli anni, e allora intenso
e colorato è il mio ricordo orale
di tempi e luoghi che non ho vissuto,
ed è Parigi, Pola, e sembra, Umago,
essere Londra, essere Chicago.
Dei triestini ho le salsicce, e il vino
catartico, rituale.
from: Con una rosa dei venti tra i denti (Hammerle 2009)
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
Bellissimo testo. La perdita è dolorosa.
ReplyDeleteA noi, ora, il compito di continuare a conoscerlo per ricordarlo.