Tuesday, 2 December 2014

IL DIZIONARIO DEGLI AUTORI DI TRIESTE, DELL'ISONTINO, DELL'ISTRIA E DELLA DALMAZIA


 Tra fine novembre ed inizio dicembre 2014 ci sono state due presentazioni a Trieste del Dizionario degli Autori di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia a cura di Claudio H. Martelli e Walter Chiereghin, realizzato con un contributo della Regione FVG al PEN Trieste.

 





 Nella mia prefazione del Dizionario si legge:
 
Questo Dizionario degli Autori di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia rappresenta un naturale completamento dell’opera di Claudio H. Martelli, che - oltre ad essere un mio amico - è stato una delle anime del PEN Trieste, di cui era Past President al momento della sua scomparsa nel marzo del 2011.

Personalità poliedrica se ce n’era una, Claudio annovera tra le tante cose che ha lasciato dietro di sé nei più svariati campi dell’attività culturale il Dizionario degli Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia, giunto ormai alla sua quarta edizione e diventato dalla sua uscita nel 1985 uno strumento imprescindibile per conoscere la pratica delle più diverse Arti in questa complessa macroregione negli ultimi secoli.

L’incontro tra Claudio e Walter Chiereghin, suo vicedirettore nell’altra avventura di Martelli, la rivista Trieste Artecultura, ha fatto sì che i due progettassero assieme di  completare l’opera con questo libro, riesumando un vecchio progetto che Claudio aveva accantonato anni prima, senza tuttavia rinunciarvi del tutto. Si sono messi alacremente al lavoro entrambi, ma per Claudio il destino ha deciso altrimenti dopo poche settimane di lavoro.

L’altro coautore, tuttavia, con un impegno durato tre anni, ha alla fine realizzato  il progetto, mentre alla Hammerle Editori in Trieste, la sua casa editrice, ed a noi del PEN Trieste è toccato l’impegno di trasformare quel lavoro in un’opera ora a disposizione dei lettori.

Con l’appoggio determinante della Regione Friuli Venezia Giulia, possiamo oggi salutare la prima edizione di questo Dizionario, ricordando una volta di più Claudio, la maniera migliore per vedere in questa pubblicazione un ideale completamento delle celebrazioni del nostro Decennale testé trascorso.

Il primo passo è compiuto, ma noi sappiamo bene che l’opera non è mai colma, e che un Dizionario di tal fatta avrà bisogno di aggiornamenti e completamenti nel corso degli anni. Per il momento ci basti la soddisfazione di aver salvato un valore e di aver reso onore a chi lo meritava.

Il PEN Trieste è orgoglioso di aver potuto ottemperare ad una delle sue missioni, la promozione della letteratura, con questo omaggio agli Autori, portatori di valori delle più varie nazionalità, credenze e culture, che hanno caratterizzato, caratterizzano ancor oggi e – questo è l’auspicio – continueranno a caratterizzare questa nostra regione in cui gli uomini d cultura non devono avere confini formali.


Antonio Della Rocca
Presidente del PEN TRIESTE
Membro del Board del PEN INTERNATIONAL


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Ci fa piacere riportare qui una recensione di Luisella Pacco, che dà conto in particolare della seconda presentazione:


Dizionario degli autori di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia

Si è svolta questo pomeriggio presso la Biblioteca Statale di Trieste la presentazione del Dizionario degli autori di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia curato da Walter Chiereghin e Claudio H. Martelli, edito dalla Hammerle su meritevole iniziativa (cioè con il sostegno economico, senza il quale nulla si fa) del PEN Trieste.

Introdotto da Antonio Della Rocca del PEN Trieste e dalla giornalista Marina Silvestri, Chiereghin ha raccontato la nascita e l’evoluzione di questo progetto che raccoglie nomi biografia e bibliografia di narratori, poeti, storici, critici dell’arte e della musica, memorialisti, filosofi… Un lavoro immenso che vuol fornire una visione completa della cultura di queste zone.

Tutto ha inizio una sera di oltre tre anni fa, quando, nel leggere non ricorda più quale testo, Chiereghin si imbatte nel nome di un autore mai sentito prima. Nessun indizio per poterne sapere di più, nessun testo dove trovarne traccia.

La notte porta consiglio e già la mattina dopo ne parla con Martelli, allora direttore di Artecultura (mensile oggi diretto dallo stesso Chiereghin). L’idea è semplice ma ambiziosissima. Nessun autore dovrà più restare ignoto, nemmeno se minore o poco importante. Quello che già era stato fatto col Dizionario degli artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia, Chiereghin vuole farlo per gli autori.

E siccome questa terra è un crogiuolo che come tale va trattato e celebrato, gli autori saranno di lingua latina, italiana, tedesca, friulana, slovena, croata, senza dimenticare i dialetti… Dal punto di vista temporale, si andrà dal Medioevo ai giorni nostri.

Forse soltanto col senno di poi, Chiereghin comprende di essersi assunto un compito enorme. Innanzitutto perché a farsene carico sarà da solo (la malattia sta già portandosi via l’amico Claudio che morirà di lì a poco), e poi per l’ampiezza incalcolabile del progetto.

Che dopo tre anni di intenso lavoro, oggi vede finalmente la luce e rende omaggio alla cultura di queste terre in modo nuovo e illuminato, senza condizionamenti né goffe e sleali parzialità.

Certo, ammette Chiereghin, è stato curato da un italiano che legge in italiano, e perciò l’opera penderà senz’altro da una verso. Ma l’onestà intellettuale e l’impegno ad allargarsi verso tutti gli orizzonti linguistici e culturali, ci sono tutti.

Come ha osservato Antonio Della Rocca, questo Dizionario è una pietra miliare che segna davvero il confine tra un prima e un dopo. Ora c’è una base solida e documentata da cui partire. Prima non c’era nulla di così omogeneo e completo.

E se “omogeneo” pare una parola poco adatta a un’opera dove a farla da padrone è l’ordine alfabetico e nella stessa pagina si fanno salti di centinaia d’anni, Marina Silvestri osserva che questo non è un dizionario come gli altri, da scaffale, da consultare solo al bisogno. È un libro che a tutti gli effetti racconta una storia. È un po’ la biografia di un’anima, il romanzo di ciò che siamo e di come lo siamo diventati.

Leggendolo, scheda dopo scheda, nome dopo nome, si ricompone un mosaico di cui lentamente avvertiamo il senso e l’orgoglio (sono poche le terre che nel giro di pochi chilometri offrono un panorama così variegato e culturalmente stupefacente). Quindi sì, è un’opera che può dirsi anche omogenea perché ci restituisce intero il senso della nostra identità: sfumata, difficile, fuggevole, ma proprio per questo così particolare e ricca.

Mi è spiaciuto sentire in sala qualche mormorio su “ciò che non c’è”. Ho la netta impressione che si trattasse di qualcuno che, avendo pubblicato a proprie spese la rima cuore/amore, era convinto di trovarsi a buon diritto nel Dizionario.

Ha fatto un gran bene Walter Chiereghin a sottolineare che, a fronte delle pochissime voci mancanti (a cui peraltro si troverà rimedio in un continuo lavoro di aggiornamento), ne sono presenti 1429 – dico, millequattrocentoventinove – che oggi ci sono e prima non c’erano.

Un lavoro attentissimo e nobile, perfettibile ma già grandioso, per il quale dobbiamo solo dire grazie.
 Luisella Pacco



http://luisellapacco.wordpress.com/2014/12/01/dizionario-degli-autori-di-trieste-dellisontino-dellistria-e-della-dalmazia/

INCONTRO A ZAGABRIA TRA PEN CROAZIA; SLOVENIA E TRIESTE


 Il 24 novembre 2014 a Zagabria, alla Biblioteca Centrale B. Ogrizovic, si è tenuto un incontro tra scrittori triestini, sloveni e croati sotto l'egida del PEN Croazia, del PEN Slovenia e del PEN Trieste.

Sono intervenuti Marko Kravos, Betina Liliàn Prenz, Juan Octavio Prenz, Melita Richter, Marina Torossi Tevini, Iva Grgić Maroević, Tonko Maroević, Sanja Roić e Antonio Della Rocca, che hanno parlato delle loro opere davanti ad un pubblico interessato ed attento.